Mini biografie

Federica Franzi

Care Amichae,
in questa mia biografia cercherò di essere sintetica per non annoiarvi più di
tanto.

Sono venuta a Milano per studiare lettere moderne alla Statale
dove mi sono laureata con una tesi sul teatro del secondo Futurismo.

Ho poi lavorato per tanti anni nella Galleria Studi Sant’Andrea nella stessa via dove ho vissuto il periodo dal 1973 al 1978 seguendo con entusiasmo le correnti di avanguardia di quegli anni che risentivano ancora del ’68 e di tutto il fermento che ne era derivato. Soprattutto mi ero appassionata alla poesia visiva e all’arte concettuale, conoscendo anche molti artisti con cui sono rimasta in contatto.

Successivamente mi sono dedicata prevalentemente alla casa e a seguire mio marito nella sua attività immobiliare, non perdendo però il contatto con il mondo dell’arte anche assecondando le passioni di Alessandro che era uno dei più grandi collezionisti e conoscitori di maioliche del ‘700 di Lodi e di antiquariato. L’ho aiutato con passione ad integrare la raccolta di porcellane e per l’ampiezza e la rarità dei pezzi, vorrei destinarla ad una Fondazione...

Per quanto riguarda le mie preferenze sulla corrente artistica, al tempo del lavoro in galleria mi sentivo vicina alla poesia visiva e al Futurismo, mentre attualmente sento di volermi avvicinare di più ai giovani che non conosco bene.

L’artista che avrei voluto conoscere forse è Gastone Novelli perché mi ha sempre affascinato per essere stato un contestatore politico e allo stesso tempo un poeta nelle sue opere.

Mi attira anche molto Claudio Parmiggiani per quelle su opere piene di ombre e di polveroso mistero.

 In merito alle conferenze, vorrei approfondire quello che c’è adesso di più
contemporaneo.

A proposito del monumento di Milano che più mi affascina, anche se posso sembrare banale, io dico il Duomo in quanto è il nostro simbolo che amo tanto e per questo sono felice di averlo raffigurato in tante opere della mia collezione, per esempio come le due vedute di Donghi, interno ed esterno del Duomo, che avevo visto per la prima proprio al nostro Museo del Risorgimento. E le ho poi acquistate

Il quadro che avrei voluto ereditare è un Burri, perché mi ispira sia un senso di sogno che un senso di realtà e concretezza.

Grazie per la pazienza se siete arrivate sino a qui ;-)

Federica Franzi

Elisabetta Pascucci Peralda

Ho studiato a Milano, dopo aver
frequentato la facoltà di scienze politiche, e SDA Bocconi marketing.

Oggi sono iscritta all’università
Cattolica per accrescere conoscenza coltivando la passione nella storia dell’arte.

Compio diverse esperienze nel mondo della comunicazione, già Head of Division di Mediaset SpA/Publitalia, successivamente Mkt e Communication Director di Novavision Group e Head Pr nel settore dei medical devices e nella cosmetica.

Giornalista dal 2009, scrivo e dirigo la testata Novaestetyc Magazine del gruppo Novavision.

Arte e musica sono le passioni che circondano le mie giornate sin da  adolescente, studio musica, membro per 6 anni del CDA dell’orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi  Milano.

Marina Croce

La mia passione per l’arte contemporanea è cresciuta negli anni,
è stato un viaggio iniziato da bambina quando mio nonno, collezionista di
figurativi e metafisici, mi portava nelle gallerie dove stava ore a parlare con
i mercanti e gli artisti.

Cresciuta ho iniziato a collezionare contemporanei astratti, mi sono resa conto negli
anni studiando, assistendo a conferenze, visitando fiere e musei che il mio gusto si è evoluto e contestualmente è cambiata la mia collezione.

L’amore per l’arte è un percorso che sai quando inizia ma che non finisce mai perché
scopri sempre qualcosa che non conoscevi, vedi sempre opere che ti emozionano e
capisci che gli artisti ti mostrano uno scorcio del mondo odierno, intimo e personale.

L’arte ti completa, ti arricchisce l’anima e ti fa vivere meglio.

Marina